Ruinart 1729 | Reims 2a parte

Si risale per la degustazione

 

 Un simpatico giochino, sulle molteplici fragranze del rosé:

dalla rosa di Damasco al pompelmo rosa, dal litchi al melograno,

dal lampone alla ciliegia, dalla guajava alla menta piperita...

 Interessante e soprattutto didattico...

...anche per merito dell’insegnante

 Dopo lunga e appassionante conversazione su “R” rosé e BdB s.a.,
degustati e gustati in totale relax…

...arriva il primo Fleuron

 

 

10 anni sur lattes, per questo Blanc de Blancs (dégorgement marzo 2012) che costituisce, da sempre, l’identità della Maison. Il naso è magico, per un viaggio elegantissimo, che ondeggia tra pasticceria e frutta, tra spezie e mineralità.

La tessitura, ricchissima e complessa, incanta e appaga, già adesso, anche il palato.
Qui non serve la palla di vetro per sostenere che, visto l'incipit, siamo di fronte a un grandissimo vino, dal futuro radioso.

Al primo gioiello segue, a ruota, la sorellina rosata

 

E’ rosé d’assemblage, composto da 80% Chardonnay, con la bacca nera, vinificata in rosso, a completamento; circa 10 anni sui lieviti, con dosaggio da extra-brut (5,5 gr./lt.)

Qui il naso, ancora vinoso, è molto all’insegna degli agrumi – arancia rossa e pompelmo rosa - della frutta esotica, dei fiori d’arancio e di una sostenuta balsamicità, mentre gli aspetti minerali, al momento, non ancora così marcati.

Sorso raffinatissimo, di perfetto equilibrio, carnoso e di elevata tensione, di persistenza quasi infinita.

Le due cuvée de prestige non solamente degustate, ma bevute e ribevute.

 

Ringrazio di cuore l’estrema disponibilità del signor Frédéric Panaïotis, nonché la signora Sophie per la competenza, il savoir faire, la simpatia e la pazienza (!) dimostrate.

Un viaggio, indimenticabile, di quattro ore, nel mondo e nella filosofia Ruinart, tout en finesse, dove ho toccato, con mano, cosa sia il Fascino discreto della classe e della signorilità. Dei vini e delle persone.