martedì 20 dicembre 2016

Trapet Père & Fils Gevrey-Chambertin 2007




Sempre piacevole, e così facile, soprattutto, accompagnarsi in tavola con vini di grandi/ottime annate. Nondimeno, anche interessante leggere le risultanze enoiche di quei millesimi, il cui andamento stagionale abbia subito scosse meteorologiche di varia natura, determinando risultati, talvolta, contrastanti.

Non saprei se il 2007 in Borgogna sia stato più debole, o più complicato, ovvero proprio debole perché problematico. Resta il fatto che sovente il manico aiuta, ma non sempre.
Non qui, non stavolta.

Un assemblaggio di quattro lieux-dits - Petite Jouise, En Dérée, Combe e Champerrier – che presenta poche concessioni olfattive. Qualche aroma fruttato, un misurato impianto minerale, già un po’ stanco, quanto a freschezza.

All’assaggio, non cambia l’andatura, la bocca molto simile al naso, con quella acidità sfocata, la quale consegna sorsi piatti, monotoni, proprio a causa di quella spina acida che non è mai arrivata.

Quando non basta il manico, pur da un domaine di riferimento.


4 commenti:

  1. Non sopporto il 2007 in rosso in Borgogna e, chiunque ci abbia provato a salvare il raccolto, ha in misura diversa dovuto soccombere all'annata. Tè verde e radici di genziana non sono un buon viatico quando metti il naso in un bicchiere di Borgogna en rouge. Un gradino sopra la peggiore del millennio, la 2004.

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  2. E' proprio così. Finora, per le mie bevute 2007, solo delusioni. Mi rimane ancora qualche boccia di altri produttori, ma nutro poche aspettative.

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  3. Onestamente trovo vostro giudizio sulla 2007 in rosso un po’ troppo severo . Pur non avendo certamente il tiro né la lunghezza della grande annata vi ho sempre trovato vini mai in chiusura con un certa facilità e piacevolezza di beva. Non la considererei così disastrosa tipo 2004.

    Alessio

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    1. Grazie del suo commento, Alessio. Vedo che sull'annata 2004 concordiamo, intanto. Circa la 2007, ricordo che è considerata, unanimemente, dagli esperti, annata molto debole, volendo usare un eufemismo, con qualcuno che si è spinto più oltre.
      Io scrivo per le mie bevute e, finora, il mio giudizio non è, purtroppo per il mio palato, lusinghiero. Sempre pronto, tuttavia, a cambiare opinione e a darne conto, davanti a una gran boccia, la quale, al momento, mi manca.

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