Radda in Chianti, una delle zone più eno-vocate
della Toscana. Qui, difficile cascar male, rarissimo sbagliare.
90% Sangiovese, con il 10% di Merlot e Syrah,
che hanno inciso solamente sulla cromia, rendendola più scura, più intensa.
L’attacco olfattivo è da Sangiovese
purosangue, con quella eleganza speziata – spezia scura - che impreziosisce l’impianto
fruttato, ricco di arancia rossa e ciliegia, mirtillo e fragolina di bosco. Tocchi
di violetta e rosa, scalano le narici, mentre forti raffiche balsamiche e
minerali, completano una trama articolata.
In bocca vibra per freschezza e pulizia
aromatica, con la conferma totale dei riscontri olfattivi e un’ampiezza che
sale, al crescere dell’ossigenazione. La beva è succosa e fulminante, con la
spezia che accompagna il sorso, assai fruttato, fino al termine.
Di bell’equilibrio, chiude, con efficace allungo, minerale e speziatissimo.
Di bell’equilibrio, chiude, con efficace allungo, minerale e speziatissimo.
Radda in Chianti, non sbagli.
Cinquanta chilometri dal mio cinquanta toscano, come potrei sbagliarmi...
RispondiEliminaUn'altra lettura del Marco 50&50. Forse quella vera...
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